
Tatuaggio SPI·RITUALE
Quando la pelle diventa mappa dell'anima

Un'antica pratica che attraversa tutte le culture
Da sempre l'uomo ha inciso la sua pelle per dialogare con l'invisibile.
Nelle isole del Pacifico i segni erano una mappa spirituale, capace di guidare nell'aldilà.
Tra i Celti e i popoli italici, il tatuaggio era protezione guerriera e sigillo magico.
Nell'Amazzonia i disegni erano preghiere viventi, offerte alle piante sacre e agli spiriti della foresta.
In Giappone, il corpo diventava un tempio vivente, dove ogni tratto era un inno alla disciplina e alla bellezza.
Il tatuaggio SPI·RITUALE raccoglie questa eredità millenaria e la riporta al presente: ogni segno diventa ponte tra corpo e spirito, tra memoria e destino.

✨ L'Incontro – La Stregandera e Jo ✨
Quando due cammini si riconoscono, nasce un rito che non esisteva prima.
La Stregandera, custode di tradizioni antiche e di visioni tolteche, e Jo, viaggiatrice dell'anima che ha scelto la pelle come tela sacra, si incontrano per creare insieme un'esperienza unica.
Dal battito del tamburo alla canalizzazione del segno, dal respiro profondo alla sacralità dell'inchiostro, prende vita un rito che non appartiene a nessuna cultura sola, ma che abbraccia tutte le culture del mondo.
Un cammino che accompagna ciascuno verso la propria essenza, incidendo sulla pelle il simbolo che ricorda chi siamo e chi stiamo diventando.
🌌 Non un semplice tatuaggio, non un semplice rito, ma un passaggio sacro che unisce corpo, spirito e destino.

La pelle: organo di respiro e memoria
La pelle non è solo un involucro.
È il più vasto dei nostri organi, un confine vivo che respira con noi, ci protegge e ci mette in relazione con il mondo.
Ogni carezza, ogni ferita, ogni paura e ogni abbraccio rimane custodito nei suoi strati.
Secondo la Biosomatica, la pelle è un diario segreto: racconta il modo in cui abbiamo imparato a difenderci, a mostrare o nascondere, a respirare o trattenere.
Tatuarla consapevolmente significa riscrivere la propria storia: trasformare cicatrici in simboli, dolore in forza, emozione in segno sacro.

Perché un tatuaggio spirituale?
Un tatuaggio SPI·RITUALE è un atto di coraggio e di rinascita.
Non nasce per moda, ma come risposta a un bisogno interiore.
È il marchio di un passaggio, il simbolo di una nuova alleanza con se stessi.
Può nascere quando:
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Una vita finisce e un'altra inizia
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La perdita apre lo spazio al ricordo e alla trasformazione
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Si desidera imprimere un impegno, un voto o un proposito
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Si vuole proteggere un cammino appena intrapreso
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Il cuore sente che è tempo di cambiare pelle
Ogni tatuaggio diventa una preghiera che rimane con te per sempre.

La trance, il tamburo, la visione
Prima che l'inchiostro tocchi la pelle, si apre uno spazio sacro.
Il battito del tamburo sciamanico guida il respiro, il corpo si rilassa, la mente si apre alla visione.
Sonagli, canti e strumenti ancestrali creano il ritmo del viaggio, permettendo di entrare in uno stato di trance leggera in cui le immagini emergono spontaneamente.
È in questo stato che il segno prende forma: non scelto dall'esterno, ma canalizzato dall'anima, come un richiamo antico che trova finalmente la sua voce.
Il segno che ti appartiene
Ogni tatuaggio SPI·RITUALE è unico.
Può manifestarsi come:
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Un simbolo originale, nato durante la canalizzazione
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Una frase arricchita da segni rituali, che ne amplificano il potere
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Una figura che segna un rito di passaggio importante
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Un talismano inciso sulla pelle, per richiamare forza, protezione, radicamento
Non è l'artista a decidere: è la tua stessa anima a suggerire il disegno, e la mano diventa solo strumento per portarlo nel mondo visibile.

Un cammino inciso nella pelle
Quando il tatuaggio è terminato, non porti solo un disegno.
Porti con te un alleato spirituale: un segno che ti ricorda chi sei, un compagno di viaggio che ti accompagna nei momenti di forza e di fragilità.
Ogni volta che lo guarderai, sentirai il richiamo di quel rito, di quella visione, di quel momento in cui hai scelto di rinascere nella pelle e nell'anima.

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Presentazione Ufficiale
📅 04 – 05 – 06 Ottobre
📍 Lario Fiere – Erba (CO)
Ti aspettiamo in fiera per la presentazione del Tatuaggio SPI·RITUALE: un'occasione per scoprire da vicino il suo significato, vivere il battito del tamburo e aprire lo spazio alla visione del tuo segno.
🌌 Un incontro tra tradizione, corpo e spirito, che segna l'inizio di un nuovo cammino inciso sulla pelle.
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io SONO Jo
Sono un'anima curiosa, una viaggiatrice che ha scelto la pelle e i colori come linguaggi per raccontare il mondo invisibile.
Il mio cammino è stato plasmato dall'arte: a Monza ho imparato a guardare oltre la forma, in Inghilterra ho respirato culture diverse, con il maestro Marco Mirzan ho ricevuto il dono di affinare lo sguardo interiore.
La mia opera "La Scogliera", premiata alla Contea di Bormio con il Premio del Presidente, ha aperto per me una porta: non solo verso il riconoscimento di Walter Visioli, pittore e gallerista, ma soprattutto verso la consapevolezza che l'arte può essere ponte tra terra e spirito.
Ho seguito i fili dell'espressione nelle sue molte forme:
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la fotografia, per catturare istanti e trasformarli in memoria vivente (come la manifestazione di Telethon a Roma),
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la pittura e la decorazione, per ridare vita a cappelle e chiesette montane, restituendo respiro a muri che raccontano devozioni antiche,
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la satira e la vignetta, per dare voce all'ironia e alla verità nascosta nei processi silenziosi.
Dal 1996 il tatuaggio è divenuto il mio rituale: una via per incidere non solo immagini, ma storie e anime.
Ho viaggiato oltre oceano per apprendere, ho donato segni come semi piantati sulla pelle, e dal 2010 al Voodoo Tattoo Club di Lugano ho vissuto la dimensione internazionale del mio lavoro.
Dal 2012 il mio studio a Mandello del Lario è il luogo in cui anime e pelle si incontrano. Qui creo tatuaggi artistici, estetici e spirituali, canalizzando segni che diventano ricordo, protezione, rito di passaggio, rinascita.
Fuori dal tatuaggio continuo a nutrirmi di viaggi, pittura e fotografia, perché scoprire luoghi e persone non è solo ricerca artistica: è rituale di vita, respiro dell'anima che si rinnova a ogni incontro.
Il mio cammino è questo: rendere visibile l'invisibile, e trasformare la pelle in una tela sacra, custode di spirito e memoria.
